Virtualizzazione… fai di più, con meno!
Componenti fisiche astratte
Il termine virtualizzazione si riferisce alla possibilità di offrire al software componenti fisiche astratte. In questo modo su un singolo dispositivo fisico, è possibile creare tanti dispositivi virtuali su cui installare un sistemi operativi che condividono le risorse. Uno dei principali vantaggi della virtualizzazione è la razionalizzazione e l’ottimizzazione delle risorse hardware grazie ai meccanismi di distribuzione delle risorse disponibili di una piattaforma fisica.
Gestione dell’ambiente e ottimizzazione risorse
Le eventuali contese di risorse vengono gestite dai software di virtualizzazione che si occupano della gestione dell’ambiente. In questo senso, se ho applicativi che funzionano ad orari diversi, posso ottimizzare le mie risorse senza dover raddoppiare la potenza di calcolo, la ram e la velocità di accesso dei dischi. La virtualizzazione, astraendo la macchina virtuale dall’hardware fisico, mi permette oltretutto di spostare facilmente il carico di lavoro da un server ad un altro, e quindi, tramite automatismi del virtualizzatore, permette una facile implementazione dell’alta affidabilità, dove il virtualizzatore, in caso di guasto di un server, può far ripartire le macchine virtuali su un altro.
Tale tecnica può addirittura essere estesa nel cloud ibrido, dove in caso di rottura le macchine vengono fatte ripartire in cloud. Un altro vantaggio, è che essendo l’hardware virtuale tutto uguale sulla mia piattaforma, non devo preoccuparmi di gestire i driver all’interno delle macchine virtuali.
I PLAYER DI RIFERIMENTO
Sul mercato ci sono principalmente due player, VMWare (70% market share) e Microsoft con Hyper-V (15% Market share), più vari attori minori, quali Oracle, Cisco, Nutanix. Il predominio tecnologico di VMWare è evidente, e si riflette sui prezzi nel momento che si va verso i prodotti di fascia superiore.
VANTAGGI
Riduzione dei costi tramite una gestione più efficiente delle risorse. Installazioni più veloci, tramite l’utilizzo di modelli, escludendo problematiche di driver. Backup più semplici ed efficaci, tramute le funzionalità di snapshot offerte dai virtualizzatori. Isolamento delle risorse, dividendo più servizi su piccoli server virtuali, e quindi migliore manutenibilità. Test più facili: basta copiare qualche macchina virtuale per poter avere un ambiente di test fedele. Disaster recovery più facile da implementare, visto che la macchina virtuale è già slegata dall’hardware su cui si trova.
MONITORAGGIO
La maggior parte dei software di monitoraggio si integra con i virtualizzatori più noti, rendendo da subito disponibili le metriche più importanti, quali spazio disco disponibile, carico sulla cpu e sulla ram, permettendo quindi di creare una serie di avvisi in modo da intervenire sui problemi prima che diventino bloccanti.